Prevenzione tumori donna

PREVENZIONE AL FEMMINILE

PREVENZIONE AL FEMMINILEGENODIET

Ovaie

Le ovaie sono gli organi responsabili nella donna della produzione degli ormoni sessuali e delle cellule riproduttive (ovociti). Il tumore alle ovaie, pur non essendo diffuso come quello al seno, riguarda circa una donna ogni 100. Colpisce soprattutto dopo i 60 anni, mentre è piuttosto raro nelle donne giovani al di sotto dei 30 anni. I principali fattori di rischio sono l’età avanzata, una vita fertile lunga (prima mestruazione precoce e menopausa tardiva) e l’assenza di figli.

Collo dell’utero

Il tumore del collo dell’utero (o della cervice uterina) è stato per molto tempo il più frequente nel sesso femminile, associato a un’alta mortalità. Oggi si assiste a una continua diminuzione di incidenza e di mortalità grazie soprattutto all’introduzione di uno strumento estremamente efficace di diagnosi precoce, il Pap-test. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 3.500 nuovi tumori della cervice, con una media di un caso ogni 10.000 donne. La malattia è legata all’infezione del virus del papilloma (HPV) che si contrae per via sessuale: comportamenti che tendono a limitare le possibilità di infezioni (per esempio l’uso del preservativo e la vaccinazione contro l’HPV per le giovanissime) sono dunque protettivi.

Endometrio

Una delle patologie più comuni dell’endometrio, mucosa che ricopre la cavità interna dell’utero, è l’endometriosi, ovvero una dislocazione extrauterina del tessuto ghiandolare che causa dolore, infiammazione e aderenze tra i tessuti. La patologia ha una prevalenza di circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva e interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. È spesso sottovalutata e provoca un grave stato di sofferenza psico-fisica nella donna. In Italia, le donne con diagnosi conclamata di endometriosi sono almeno 3 milioni. Per quanto riguarda invece il tumore deIl’endometrio, esso si colloca al sesto posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati alle donne e in Italia si parla di oltre 7.700 nuovi casi ogni anno. Colpisce soprattutto le donne anziane, con un picco di incidenza dopo i 60 anni, e presenta tassi d’incidenza in aumento nel mondo occidentale a causa dell’allungamento della vita media e di una alimentazione troppo abbondante.

Seno

Il seno è l’organo che, nelle donne, è maggiormente soggetto a essere colpito dal tumore. Quest’ultimo infatti riguarda una donna su 10 e ogni anno in Italia vengono diagnosticati 37.000 nuovi casi. Sono stati identificati numerosi fattori di rischio, alcuni modificabili, come gli stili di vita, e altri invece non modificabili, come per esempio l’età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 40 anni) e fattori genetico-costituzionali. Tra gli stili di vita dannosi si possono citare, per esempio, un’alimentazione ricca di grassi animali e povera di frutta e verdura, il vizio del fumo e una vita particolarmente sedentaria.

➡️Le visite e gli esami da effettuare

▶️Pap-test

Il Pap-test è un esame veloce (dura solo qualche minuto) e poco invasivo che permette di riconoscere le cellule che precedono l’insorgenza di un tumore o di identificare la presenza di un tumore della cervice uterina e del collo dell’utero in fase molto precoce. Il periodo compreso tra i 50 e i 60 anni di età costituisce una fase cruciale per la donna che conclude il proprio periodo fertile con il sopraggiungere della menopausa (in genere attorno ai 50-52 anni). A maggior ragione, dunque, in questa fascia di età il Pap-test deve essere eseguito con cadenza regolare (ogni due-tre anni) poiché presenta il doppio vantaggio di prevenire il tumore della cervice uterina e di tenere sotto controllo la situazione ormonale nel complesso passaggio che porta alla menopausa.

▶️Visita ginecologica

Ogni donna dovrebbe sottoporsi con regolarità e con cadenza annuale a una visita ginecologica anche in assenza di particolari problemi o sintomi. Con questa semplice visita è infatti possibile prevenire molti disturbi legati alla sfera ginecologica. La fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni rappresenta un periodo particolarmente delicato nella vita di una donna poiché l’arrivo della menopausa segna la fine dell’età riproduttiva. Anche dopo i 50 anni l’ecografia è un utile strumento diagnostico e di prevenzione. In particolare l’ecografia pelvica è utile per valutare lo stato degli organi riproduttivi, mentre quella transvaginale serve anche per determinare lo spessore della parete uterina.

➡️Ecografia addominale

L’ecografia addominale è un esame del tutto indolore che permette di valutare forma e dimensioni degli organi interni dell’addome grazie all’utilizzo di particolari onde, gli ultrasuoni. In particolare si possono valutare forma e dimensione dell’ovaio, rilevando eventuali cisti o problemi di tipo anatomico, dell’utero e del fegato (spesso sede di metastasi) ed è possibile inoltre evidenziare l’accumulo di liquido nell’addome che potrebbe indicare la presenza di un tumore. In genere nel corso della visita ginecologica annuale il medico effettua anche un’ecografia.

➡️Visita senologica

La visita senologica consiste nell’esame clinico completo del seno da parte di un medico specializzato, è una metodica semplice e indolore che viene effettuata nello studio del medico senza l’ausilio di particolari strumenti. Questo tipo di valutazione da sola non è in genere sufficiente a formulare una diagnosi precisa, ma può sicuramente essere utile per chiarire situazioni un po’ sospette e poco chiare. Tra i 50 e i 60 anni la visita del seno deve essere effettuata con regolarità ogni anno. A questa visita dovrà essere affiancata anche la mammografia.

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